La leggenda di Formula 1 Niki Lauda muore all’età di 70 anni

Cordoglio per la morte del tre volte campione del mondo di Formula 1 Niki Lauda, ​​che è deceduto all’età di 70 anni.

L’austriaco ha subito un duplice trapianto polmonare l’anno scorso, ed è stato ricoverato in ospedale con una polmonite all’inizio di quest’anno. In una dichiarazione rilasciata ai media austriaci, la sua famiglia ha dichiarato: “Con profonda tristezza, annunciamo che la nostra amata Niki è morta pacificamente con la sua famiglia lunedì.

“I suoi risultati unici come atleta e imprenditore sono e rimarranno indimenticabili, il suo instancabile entusiasmo per l’azione, la sua schiettezza e il suo coraggio rimangono.”

La Ferrari, con la quale Lauda ha vinto due titoli, ha twittato che l’austriaco “rimarrebbe per sempre nei nostri cuori”.

Nato a Vienna, in Austria, Lauda iniziò inizialmente a dirigere una Mini, per la disapprovazione della sua ricca famiglia. Presto si trasferì nella serie di Formula Vee monoposto e gareggiò anche con macchine sportive. Ha preso un prestito bancario per assicurarsi un drive con March in Formula Due nel 1971, e ha fatto il suo debutto in Formula 1 con la squadra nella sua gara di casa in quella stagione. Ha guidato a tempo pieno per la squadra l’anno successivo, e dopo una stagione al BRM la sua carriera è decollata con un trasferimento in Ferrari nel 1974.

Lauda ha vinto la sua prima vittoria in Spagna quell’anno, aggiungendo un secondo nel Gran Premio d’Olanda. Ha perso il titolo, ma ha dominato la stagione successiva nella Ferrari 312T, vincendo cinque gare nel suo cammino verso il campionato del mondo.

Lauda stava guidando i punti a metà della stagione successiva quando si schiantò pesantemente nel Gran Premio di Germania al Nordschleife. Fu salvato da conducenti rivali che lo trascinarono dalla sua auto in fiamme ma subirono ustioni di terzo grado alla testa e al viso, e inalò gas tossici che danneggiarono i suoi polmoni. Un prete gli ha consegnato gli ultimi riti in ospedale.

Ma Lauda è sopravvissuto e, 40 giorni dopo, è ritornata in maniera straordinaria allo sport, avendo perso solo due gare, concludendo un notevole quarto nel Gran Premio d’Italia. Ha perso la McLaren’s James Hunt nella corsa al titolo di un solo punto.

Lauda ottenne il secondo titolo la stagione seguente, ma essendo caduto con Enzo Ferrari lasciò la squadra e si unì alla Brabham per il 1978. Si ritirò alla fine della stagione successiva, per concentrarsi sulla gestione della sua crescente compagnia aerea Lauda Air, ma alla fine tornò al fare sport con la McLaren nel 1982.

Ha vinto la sua terza gara di ritorno, e nel 1984 ha tagliato il compagno di squadra Alain Prost di mezzo punto per rivendicare il suo terzo campionato, prima di ritirarsi di nuovo alla fine della stagione successiva.

Dopo il pensionamento, Lauda continuò a dirigere Lauda Air, mentre tornava nello sport come consulente della Ferrari, e più tardi a dirigere la Jaguar Racing nel 2001. Lavorò anche come analista televisivo, prima di assumere un ruolo dirigenziale con Mercedes nel 2012, aiutando per costruire le basi per il dominio attuale della squadra. Lauda ha avuto un ruolo chiave nella firma di Lewis Hamilton.